Il paese di Dogliola si affaccia sulle rive del fiume Trigno. Le sue origini, attestate dalla presenza di alcune ville, e dalla necropoli rinvenuta nei pressi del Monte Moro, risalirebbero al tardo impero romano, tuttavia, la prima prova documentaria risale al 1115, quando il borgo fu donato da una potente famiglia di origine longobarda all’abate del monastero benedettino di Sant’Angelo in Cornacchiano.
Nonostante la perdita di molti edifici del centro storico, tra cui la Chiesa parrocchiale, anticamente denominata Badia di Santa Maria delle Grazie, crollata alla fine del 1700, l’abitato conserva buona parte del suo aspetto medievale.
Il borgo fortificato è ancora perfettamente riconoscibile. Il centro storico ha uno schema a pettine bifrontale di crinale, paragonabile ai vicini paesi di Tufillo e Celenza sul Trigno, un sistema di pianificazione che si è consolidato nel territorio sulla base di insediamenti precedenti e derivante dalla cultura franco-angioina.
Risale al 1805, la Chiesa di San Rocco, costruita in stile moderno, a navata unica e con la volta ornata da quattro dipinti del pittore lancianese Nicola Sigismondi.
La facciata, dal disegno settecentesco, è impreziosita dal portale e da una grande finestra in pietra scolpita. Il campanile invece, è stato ultimato soltanto negli anni ’70 del secolo scorso. All’interno della chiesa è ancora visibile un antico organo.
La festa patronale di San Rocco, cade il 20 giugno, in prossimità della mietitura, ed è celebrata con carri e trattori ornati da fasci di spighe di grano.
Altro elemento d’interesse è rappresentato dalla “Fonte Vecchia”, situata in posizione panoramica sulla valle del Trigno. Le origini risultano precedenti al XIX secolo. Tuttavia, nel suo complesso, oggi, la fontana è stata ricostruita in forme moderne a seguito di recenti lavori edilizi. Dell’antica fonte sopravvivono delle lastre epigrafiche e alcuni stemmi in pietra scolpita.
[Crediti: trignosinelloturismo.it]