Andar per borghi: Gessopalena

ANDAR PER BORGHI

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Vi chiedete da cosa deriva lo strano nome dato al comune di Gessopalena? Basta farsi un giro in paese per avere una risposta: l’antico borgo, di cui restano ancora consistenti resti, è infatti un vero e proprio insediamento scavato e modellato nella roccia di gesso. Da qui il nome Gessopalena, per identificare il territorio (vicino a Palena, appunto) e distinguerlo dagli altri paesi con lo stesso riferimento al gesso.

Siamo nell’area dell’Aventino, a 654 metri sul livello del mare, anche se l’altimetria di Gessopalena varia dai 237 metri in contrada Castellana, agli 853  raggiunti a Monte San Giuliano, per un’escursione altimetrica complessiva pari a 616 metri.

Il territorio di Gessopalena si estende in un’area di aspri rilievi collinari, alle pendici del massiccio della Majella. Nei pressi dell’abitato scorrono diversi corsi d’acqua, tra i quali il fiume Aventino, ed i torrenti Rio Secco, Mazzetta, Cesa e San Giusto. Gessopalena possiede parte del Lago Sant’Angelo, anche detto di Casoli. Nelle campagne che circondano l’abitato emerge un affioramento calcareo chiamato La Morgia, che raggiunge gli 827 metri, dove è possibile ammirare un’importante scultura dell’artista greco Costas Varotsos.

Le prime notizie storicamente certe risalgono al XII secolo. La parte più antica di Gessopalena, di origine altomedievale, si erge su uno sperone gessoso che domina la valle dell’Aventino. A partire dal XIX secolo il borgo è stato progressivamente abbandonato, ed ha cominciato a prendere forma il nuovo centro abitato, disposto ad anfiteatro, le cui attuali direttrici di espansione sono lungo la Via Peligna, a sud, verso Torricella Peligna, e a nord in direzione di Casoli.

Storicamente i nomi del paese sono stati molti, tuttavia hanno sempre conservato la peculiarità geologica del territorio: il Gesso. Gli autoctoni gessani, infatti, continuano a chiamarla semplicemente “Gesso”.

[Crediti SangroAventinoTurismo– foto Flickr/terredeitrabocchi]

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