Il borgo di San Buono, posizionato a ridosso di un colle sul versante sinistro del fiume Treste, nasce come antico possedimento feudale della famiglia Di Sangro per poi passare nel XIV sec. ai Caracciolo, fautori dello splendido Convento di Sant’Antonio, contraddistinto dal piccolo chiostro adiacente alla chiesa barocca e immerso nel verde circostante in una vallata poco distante dal paese.
Tra gli stretti vicoli che s’intessono e diramano nel centro storico è possibile ammirare incantevoli palazzi del XVIII e XIX secolo, in stile barocco o classico impreziositi da decorazioni in pietra, portali, finestre e colonne.
La Chiesa di San Lorenzo Martire, con la facciata in stile romanico, conserva all’interno stucchi, pitture, un organo a mantice del XVII secolo, un battistero e un’acquasantiera del 1619.
La chiesa in questione è anche il frutto delle trasformazioni che hanno investito integralmente il borgo fortificato a partire dal XVI secolo. Ingloba, infatti, così come l’attiguo Palazzo Signorile dei Caracciolo, i resti di un castello medievale di cui oggi abbiamo soltanto testimonianze scritte.
Merita una visita il Lavatoio pubblico, costruito intorno al XVI secolo su una sorgente naturale denominata “Fontana Vecchia”.
Realizzata in pietra scolpita a mano, un tempo costituiva uno dei fulcri più vivaci del paese, di giorno con le donne che lavavano i panni e alla sera con i contadini che rientravano dai campi per abbeverare gli animali.
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