Qualche tempo fa ho conosciuto Ivana D’Ercole, architetto di Vasto e autrice de “L’Abruzzo e gli inglesi”, interessante libro nel quale racconta i lavori di ristrutturazione di ruderi e casolari per conto degli anglosassoni nelle Terre dei Trabocchi. Così ho chiesto a Ivana di presentarmi alcuni di loro, per capire cosa li abbia spinti a scegliere l’Abruzzo, ma anche ad abbandonare completamente la loro vita in Inghilterra per ricominciare tutto da qui.
Il mio giro comincia con Judy e James, originari dell’Essex, hanno comprato casa a Vasto attraverso un’agenzia locale sette anni fa. Inizialmente si trattava di una semplice dimora estiva, poi appena è arrivata la pensione, la scelta di vendere la casa in Inghilterra e trasferirsi definitivamente. Hanno fatto questa scelta perché innamorati della città, del mare, del clima temperato anche in inverno, della cucina, dello stile e della qualità della vita, ma anche del suo basso costo.
Le giornate, Judy e James, le trascorrono al mare, mentre nel periodo invernale vanno a sciare nella vicina montagna. Si sono integrati bene con la comunità locale, tanto che lo scorso Natale hanno preso parte, come figuranti, persino al presepe vivente cittadino.
Altra tappa alla scoperta dell’Abruzzo inglese è quella a Casalbordino, dove mi aspetta David, vivace e simpatico signore londinese che, cinque anni fa, ha acquistato una vecchia abitazione nel centro del borgo antico.
Ivana l’ha rimessa in sesto, e David la usa principalmente per le sue vacanze estive. Mi confessa che, anche se ormai in pensione, non potrebbe mai lasciare la sua amata Londra, ma quando ha voglia di rilassarsi, godersi il mare e la natura scappa qui, dove i ritmi della vita sono più lenti. Ha girato il mondo David, che un tempo lavorava nella moda (è anche un bravo musicista) e ne ha visti di posti, ma quando qualche anno fa era in vacanza in Italia e di passaggio in Abruzzo ha perso la testa per quel fascino ancora intatto dei paesaggi, i piccoli borghi, la vicinanza tra mare e montagna e poi il basso costo della vita, ovviamente.
Quando è a Casalbordino, va al bar del paese a chiacchierare (parla bene l’italiano) con gli anziani del posto, adora andare al mare, soprattutto quando lo raggiungono i nipotini dall’Inghilterra, e quando può va a trovare i suoi amici in giro per l’Italia.
Saluto David, e in pochi chilometri sono a Villalfonsina da Paula e Bernard che vivono in uno splendido casolare, con vista mare, immerso tra secolari piante d’ulivo. Quando sono andati in pensione, cinque anni fa, hanno deciso di vendere la loro casa a Londra e comprarne una qui. La scelta dell’Abruzzo non è stata casuale, perché Paula da ragazza aveva trascorso le sue vacanze nel vastese e ne era rimasta affascinata.
Amanti della campagna e della natura, Paula e Bernard si dilettano con l’orto e il giardinaggio, si godono il mare di Punta Penna, d’estate vanno per sagre di paese e organizzano feste a casa con gli amici, mentre in autunno fanno l’olio. Sono felici di vivere in quello che loro definiscono un piccolo paradiso, perché il clima è piacevole tutto l’anno, gli italiani gentili e ospitali, la vita costa poco e soprattutto la cucina è divina, tanto che Paula ormai prepara solo piatti italiani, anzi abruzzesi, e ha imparato a cucinare persino il brodetto di pesce alla vastese.
Le storie di Judy e James, David, Paula e Bernard mi fanno pensare a un recente articolo dell’Huffington Post che classifica la Regione verde d’Europa come uno dei 21 posti più belli al mondo in cui ritirarsi dopo la pensione: costi bassi, paesaggi incontaminati, buona qualità della vita, clima gradevole tutto l’anno. Gli inglesi che vivono in Abruzzo lo confermano.
[Crediti | Immagini: Carmelita Cianci]
Ma a quanti anni vanno in pensione questi inglesi, pace all’anima loro? “Judy e James” delle prime due foto sembrano appena puberi… Io alla loro età avrò cominciato si e no a versare i primi anni di contributi…