Torna “Tour post” la rubrica mensile per conoscere in 48 ore le Terre dei Trabocchi. La prima tappa ci aveva portato a Lanciano, Rocca San Giovanni e San Vito.
Oggi scopriamo la città di Vasto con una gita fuori porta al vicino borgo di Monteodorisio e al bosco di Don Venanzio.
Un tempo nota come Histonium, Vasto ha origini antichissime. Leggenda vuole che sia stata fondata da Diomede, reduce dalla guerra di Troia. Un primo insediamento, quello frentano, sorgeva nella vicina Punta Penna, mentre con l’arrivo dei romani la città prese forma nell’odierna Vasto. Conquistata prima dai Longobardi, poi dai Franchi, diventò “Guasto d’Aimone”. Dal 1496 e per oltre tre secoli, i d’Avalos legheranno il loro casato alla storia della città.
Venerdì
15.00 – Passeggiata tra storia e cultura con vista mare
Percorrendo le vie di Vasto, in un itinerario ideale che abbraccia tutto il centro storico, si ha modo di rivivere, dall’antichità fino ai nostri giorni, la storia della città, a cominciare dal periodo romano che si concede e si mette in bella mostra nel Parco Archeologico delle Terme Romane, dove sono conservati alcuni dei mosaici più importanti dell’intera costa medio adriatica.
Poco distante è possibile ammirare il portale di quella che era l’antica Chiesa di San Pietro, originariamente un insediamento benedettino dell’829.
Da qui, percorrendo il belvedere, potrete godere di un panorama mozzafiato sullo splendido Golfo e raggiungere l’imponente e maestoso Palazzo d’Avalos, un tempo residenza della blasonata famiglia e oggi custode dei Musei Civici.
Adiacente al Palazzo, dopo aver attraversato il cortile all’ingresso, si apre l’incantevole Giardino Napoletano affacciato sul mare, tra siepi di bosso e cespugli di rose, regnano alberi d’arancio, la lavanda, il rosmarino, la salvia, il gelsomino, il geranio e le rose rampicanti. Dopo aver percorso il vialetto che costeggia il muro del palazzo, dove campeggiano lapidi e altri reperti archeologici, si raggiunge il terrazzo panoramico. Sulla passeggiata orientale che fiancheggia il borgo antico, lasciando i giardini di Palazzo d’Avalos, si apre la Loggia Amblingh, una suggestiva balconata sospesa a picco sulle sottostanti campagne d’ulivi, aranci e orti che digradano verso il mare. La loggia prende il nome dall’austriaco Guglielmo Amblingh di Graz, segretario di Cesare Michelangelo d’Avalos, residente a Vasto all’inizio del Settecento.
Le alte case e gli stretti vicoli della Loggia hanno ospitato per anni pescatori, facchini, discendenti di scudieri marchesali, impegnati nelle ricognizioni costiere per avvistare le navi turche: siamo nel quartiere di Santa Maria, baluardo dello spirito popolare vastese.
Proseguendo si arriva alla casa natale del poeta e patriota Gabriele Rossetti, sede di una delle Biblioteche comunali. Qui, intorno alle case-mura della Loggia Amblingh, più avanti, c’è l’unica porta urbica medievale rimasta in città, Porta Santa Maria, conosciuta anche come “Porta Catena”. Inoltrandovi tra gli stretti e caratteristici vicoli, vi ritroverete nel cuore della città, in Piazza Rossetti, dove domina solenne il monumento all’omonimo e celebre poeta, mentre in Piazza Barbacani sarete al cospetto del Castello Caldoresco, un tempo dimora di Giacomo Caldora.
19.00 Serata
Se avete voglia di un aperitivo, la scelta è ampia, a cominciare dai tanti locali all’aperto presenti in piazza Caprioli, piazza Barbacani e lungo il corso principale. Per gli amanti del vino e delle specialità del territorio, la Vineria per Passione, all’interno della Galleria de Parma, soddisfa a suon di calici e con una proposta di piccola cucina anche i palati più esigenti, mentre per birre artigianali (dalle locali abruzzesi alle ricercate belghe) e vini che strizzano l’occhio al “nature”, ci sono i ragazzi della Drogheria Buonconsiglio che propongono anche taglieri di salumi e formaggi e diversi piatti gourmet.
E’ ora di cena, e di certo non potrete fare a meno di assaggiare il piatto cult di Vasto, il celebre brodetto di pesce alla vastese, tra i tanti indirizzi segnaliamo il ristorante Cibo Matto e la Trattoria Ferri a Punta Penna.
24.00 La notte
Vasto “by night” offre un ricco ventaglio di scelte, potrete restare in città per bere qualcosa con gli amici, mangiare un gelato o semplicemente passeggiare, ma se avete voglia di fare quattro salti a Vasto Marina troverete locali aperti fino all’alba e musica dal vivo soprattutto nel periodo estivo.
Sabato
10.00 Colazione
Cominciate la giornata facendovi coccolare dalle dolcezze de lu Furnarille, qui potrete rifarvi il palato con specialità locali come i celli ripieni, bocconotti e altri dolci tipici del vastese. Per una colazione più classica, all’insegna di brioche e cappuccino, c’è la Vastese, pasticceria con un’offerta variegata.
11.00 Musei Civici di Vasto
Visitate i Musei Civici di Vasto ospitati nelle splendide sale di Palazzo d’Avalos. Il Museo Archeologico custodisce un complesso di testimonianze omogenee e cronologicamente stratificate sulla storia dell’antica Histonium e del territorio circostante, dall’Età del Ferro all’Alto Medioevo. Nel museo trovano posto sarcofagi, sculture, anfore, monili, armi, monete, oltre ad un bellissimo pavimento a mosaico proveniente dall’area delle antiche terme istionesi, risalente al I sec. d.C., dove sono raffigurati pesci, mostri marini e motivi floreali.
La Pinacoteca contiene un settore dedicato alla pittura contemporanea, in particolare a quella dell’800, in cui si possono ammirare opere di diversi artisti vastesi. La Galleria d’Arte Moderna nasce invece come naturale continuazione della mostra dal titolo “Mediterranea”, che nel 2002 aprì al pubblico le opere donate al Comune di Vasto dai coniugi Paglione. Il Museo del Costume comprende una raccolta di dipinti raffiguranti abiti tradizionali e una collezione di preziosi abiti abruzzesi dagli inizi dell’800 ai primi del ‘900.
12.30 Pranzo in riva al mare
Scendete a Vasto Marina, ma prima fate tappa da Stanisci, in via Santa Maria, “il forno” storico della città. Qui la pizza al taglio è un autentico must, fatene incetta e godetevela sotto l’ombrellone in riva al mare.
14.00 Il mare di Vasto
Se avete voglia di mare, da Vasto Marina, seguendo il vecchio tracciato ferroviario, in direzione nord, lungo 18 km di costa incontrerete scenari incontaminati e un mare limpidissimo tra alte falesie, rocce, calette e lunghissime spiagge di sabbia.
Posti come Trave, Casarza, San Nicola, Canale, Vignola, si susseguono con scorci di incomparabile bellezza, in una sequenza panoramica punteggiata di trabocchi. Ancora più a nord, la Riserva di Punta Aderci, tutela il territorio compreso tra Punta Penna e la foce del fiume Sinello.
Il paesaggio si caratterizza per tratti pianeggianti tagliati da falesie in prossimità della linea di costa, pendii che scendono al mare, sistemi dunali, e da queste parti, oltre che prendere il sole, potrete dilettarvi in mountain bike, canoa, surf o semplicemente passeggiare.
Nei dintorni, anche la bellissima spiaggia ciottolosa di Mottagrossa. Solitaria e incontaminata, è lambita da un’acqua nitida e cristallina. Spostandosi di poco c’è la vicina Punta Penna che offre una splendida e ampia spiaggia di sabbia dorata.
Ore 18.30 Aperitivo in Cantina
Conciliate un aperitivo con una visita in cantina. Poco distante dalla Riserva Naturale di Punta Aderci, in Contrada Defenza, fermatevi a sorseggiare un calice di vino da Fontefico, giovane e dinamica realtà vitivinicola guidata dai fratelli Altieri. Nicola ed Emanuele vi faranno esplorare la cantina e degustare Montepulciano d’Abruzzo, Pecorino e Aglianico.
20.30 A cena sul trabocco
Contemplate il tramonto e cenate sospesi su un trabocco, un’esperienza davvero unica. Due i (risto)trabocchi in zona: Eredi di Trimalcione a Punta Penna, e il trabocco Cungarelle in prossimità di Vasto Marina sulla Ss.16 Adriatica.
Domenica
11.00 Monteodorisio
Gita fuori porta nel vicino borgo di Monteodorisio per ammirare e visitare il magnifico Castello (XV secolo ) un tempo residenza signorile anche della famiglia D’Avalos. Oggi al suo interno ospita il Museo per l’Arte e l’Archeologia del Vastese. Ai margini del borgo, si incontra il Santuario della Madonna delle Grazie, costruito in seguito ad una serie di eventi miracolosi iniziati nel lontano 1886.
12.30 Il Bosco di Don Venanzio
Lasciando Monteodorisio dirigetevi verso Pollutri, nelle vicinanze, a due passi dalla foce del fiume Sinello, vi imbatterete nel selvaggio bosco di Don Venanzio che con un’estensione di circa 78 ettari, rappresenta uno degli ultimi lembi di foresta planiziaria della costa adriatica. L’interno è percorribile da un viale che affianca il canale di alimentazione di un antico mulino. Gli altri percorsi si sviluppano sui margini esterni e lungo le rive del Sinello.
Se avete voglia di una scampagnata all’aria aperta, ai limiti del bosco, troverete uno spazio attrezzato ideale per il vostro picnic.
[Crediti | Immagini: trignosinelloturismo.it, Carmelita Cianci, Vincenzo Finizio – foto Vasto di notte]
complimenti per le belle foto e le sintetiche informazioni!
Bellissime foto che raccontano i nostri meravigliosi luoghi!