“Tour post” la rubrica per conoscere in 48 ore il territorio del Sangro Aventino, questo mese vi porta alla scoperta di ben sei Borghi Autentici e uno dei Borghi Più Belli d’Italia in Abruzzo.
Ma cosa sono i Borghi Autentici?
Si tratta di un sistema di borghi e comunità legati tra loro, disseminati lungo tutta l’Italia, impegnati costantemente a migliorare la qualità dell’ambiente urbano e naturale, allo scopo di rendere più piacevole la vita ai loro cittadini, ai visitatori e ai turisti.
Il Sangro Aventino può vantarne sei: Fallo, Monteferrante, Archi, Perano, Fara San Martino e Lettopalena.
Sul fronte dei Borghi Più Belli d’Italia (organizzazione nata per valorizzare il patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono fuori dalle grandi rotte turistiche) vi porteremo a Rocca San Giovanni.
Il nostro itinerario parte dalla Val di Sangro, tocca il versante orientale della Maiella e si conclude sulla costa dei trabocchi.
Fallo
Il caratteristico paesino di Fallo sorge in uno scenario collinare dominato da rigogliosi boschi di querce.
Il borgo ha origini medievali, così come ci attestano i primi documenti scritti risalenti al XII secolo, quando era conosciuto come Faldum. Nel corso dei secoli è stato possedimento di diverse e importanti famiglie come i Caldora, i Colonna, i Carafa.
Originari del luogo, Alceste De Lollis (1820-1885), poeta e amico di Silvio Spaventa e Alessandro Manzoni e il figlio Cesare, filologo e critico letterario.
Nel corso della seconda guerra mondiale, da Fallo, nell’inverno del 1944, partì la spedizione guidata dall’ufficiale Lionel Wigram, composta da soldati inglesi e partigiani della Brigata Maiella, per liberare la vicina Pizzoferrato dai tedeschi.
Cosa vedere
Il paese conserva l’impianto urbanistico medievale con le due chiese (Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e Chiesa della Madonna del Soccorso) che custodiscono opere come la scultura lignea policroma della Madonna in trono con Bambino (metà del XIV secolo) e la pala d’altare che ha come soggetto l’incoronazione della Madonna con Bambino, San Giovanni Battista e San Nicola di Bari (fine sec. XVI).
Lasciando il centro storico è possibile ammirare i ruderi del Mulino della Selva sul fiume Sangro e sul colle conosciuto come Fallo Vecchio.
Nei dintorni
– Le cascate del Rio Verde di Borrello, le cascate naturali più alte d’Italia.
– I siti archeologici di Trebula e Juvanum.
– La Riserva Naturale Regionale dell’Abetina di Rosello.
Dove mangiare
Nido delle Rondini, tel. 0872 940610.
Monteferrante
Piccolo borgo che conta appena 200 abitanti, Monteferrante svetta su un colle roccioso alla destra del fiume Sangro, una terrazza panoramica che, in un colpo d’occhio, abbozza su un’unica tela i vivaci e variopinti colori di lussureggianti distese boschive, il Lago di Bomba, e la Maiella.
Il paese, arroccato intorno al castello medievale della famiglia Di Sangro, viene menzionato per la prima volta nel XII secolo.
Cosa vedere
Il centro storico mette in bella mostra le evidenti origini medievali. Tra gli edifici di particolare interesse i ruderi del castello medievale, la chiesa di San Giovanni Battista Decollato, contraddistinta dagli interni barocchi. Poco fuori dal paese, immersa in una florida vegetazione, si incontra la chiesa dedicata a Santa Maria del Monte.
Nei dintorni
Il Lago di Bomba, le Cascate del Rio Verde e l’Abetina di Rosello.
Dove mangiare
Ristorante La Fontana, tel. 0872 940401.
Archi
Il borgo di Archi si erge a quasi 500 metri di altitudine su un colle che domina sia la Valle dell’Aventino che del Sangro. Come testimonia il sito archeologico di Fonte Tasca, un primo insediamento risalirebbe all’Età del Bronzo. Nel periodo medievale Archi, insieme a Casoli e Roccascalegna, rappresentò un importante baluardo nel sistema difensivo di accesso alla Maiella e al fiume Sangro, così come ci confermano i resti del Castello Lannutti che svetta imponente sul borgo antico.
Cosa vedere
Passeggiando per le vie del centro storico, si possono ammirare antichi palazzi nobiliari, come il Palazzo Baronale, Palazzo Cieri, Palazzo Angelucci-Cangiano, Palazzo Lannutti e Palazzo Pomilio.
Tra le chiese, meritano una visita quella parrocchiale di Santa Maria dell’Olmo, risalente al XVIII secolo, la chiesa dedicata a San Rocco, quella dedicata a San Giovanni Battista, la chiesa della Madonna del Rosario, quella di Santa Caterina d’Alessandria e, uscendo dal paese, nella frazione di Piane d’Archi, la chiesa del Santissimo Salvatore.
Nei dintorni
Il patrimonio ambientale e naturalistico è caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua come il laghetto Oasi Vallescura, la Riserva Naturale Oasi di Serranella, il lago di Bomba.
Dove mangiare
Locanda La Quercia, tel. 349 757 8084
Azienda Agrituristica il Sentiero di Ming, tel. 3209253922.
La spesa locale
– Lo Zafferano di Ming, coltivazione e produzione di zafferano. Tel. 3209253922.
– Pasticceria Mariella, dolci tipici locali. Tel. 0872 897294.
Perano
Perano sorge in una posizione dalla quale si può contemplare un panorama che abbraccia il massiccio della Maiella, le colline del versante sinistro del fiume Sangro, il mare Adriatico, i rilievi collinari e montani della Torretta, di colle Verri, il Mondrione d’Archi e Monte Pallano.
Le prime notizie storiche del borgo risalgono al IX secolo, quando entra a far parte dei possedimenti dell’abbazia di San Clemente a Casauria. Successivamente passa sotto la giurisdizione di Santa Maria di Tremiti e di San Giovanni in Venere, per poi diventare feudo della congregazione di San Filippo Neri di Roma.
Cosa vedere
Passeggiando tra le vie del centro storico si può ammirare la ricchezza architettonica, testimoniata in particolar modo dalle chiese come quella parrocchiale di San Tommaso Apostolo. Gli elementi che caratterizzano la facciata la accomunano a stili diversi come il barocco e il neoclassico. Tra le altre architetture religiose c’è la Chiesa di Sant’Antonio di Padova, costruita nel 1852 e la più recente Chiesa di San Giuseppe Artigiano.
Altro edificio di interesse è il palazzo del Comune, importante per la memoria storica del paese: fu costruito per accogliere le famiglie di Perano in tempo di malaria nel corso del ‘700.
Nei dintorni
Il Parco Archeologico Naturalistico del Monte Pallano (Tornareccio), importante sito di epoca italico-sabellica risalente ai secoli IV-V a.C.
Dove mangiare
Ristorante Il Castello, tel. 0872 898726.
La spesa locale
Bottega Agricola di Tenuta Aschari (vendita dei prodotti di produzione propria, degustazioni di vini, formaggi, salumi e confetture). Tel. 3339111490.
Fara San Martino
Il borgo di Fara San Martino gode di fama internazionale, in quanto considerato insieme a Gragnano, “capitale” mondiale della pasta.
Siamo sul versante orientale del Parco Nazionale della Majella, allo sbocco del vallone di Santo Spirito, attraversato dal fiume Verde, affluente dell’Aventino. Fara San Martino ha origini romane, e tutto il territorio fu storicamente abitato, tra il IX e il X secolo, dai benedettini. Ne abbiamo testimonianza attraverso il Monastero di San Martino in Valle risalente al 1044 d.C.
Rimasta sotto la giurisdizione dei monaci benedettini fino al XV secolo, passa in seguito sotto il controllo del Vaticano. Nel XVI secolo diviene feudo della famiglia Valignani ed è successivamente ceduto a Melchiorre Reviglione.
Il paese fu completamente distrutto nel corso del secondo conflitto mondiale. Dell’antico borgo fortificato resta soltanto Terravecchia, il nucleo più antico di Fara San Martino.
Cosa vedere
L’antico borgo medievale di Terravecchia, al quale si può accedere attraverso la Porta del Sole per poi proseguire tra le intricate vie che contraddistinguono questa parte del paese. Tra le altre attrattive del centro storico Palazzo Di Cecco, il Centro Visite del Parco Nazionale della Majella, e diverse chiese come la parrocchiale di San Remigio, risalente al XIII secolo, la Chiesa dell’Annunziata, costruita nel corso del cinquecento; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e quella della Madonna del Suffragio risalente al XVIII secolo.
Lasciando il centro storico, imperdibili le sorgenti del Fiume Verde, luogo ideale per un picnic, e le Gole di San Martino in Valle, dove poter ammirare i ruderi dell’abbazia. Da qui la possibilità di poter fare trekking seguendo il sentiero H1. Per info tel. 3392615405.
Nei dintorni
– Rafting sul fiume Aventino, in contrada Forconi a Civitella Messer Raimondo. Tel. 327 281 9191.
– L’eremo di Grotta Sant’Angelo, Palombaro.
Dove mangiare
– La Villetta, tel. 0872 980452.
– Hostaria del Camerlengo, tel. 0872 900450.
Lettopalena
Lettopalena, paesino arroccato su un’area collinare del versante orientale della Maiella, è uno dei centri più piccoli della provincia di Chieti.
Anche se nei territori circostanti sono stati rinvenuti resti di insediamenti risalenti all’epoca romana, il borgo ha origini medievali: intorno all’anno 1000 alcuni monaci benedettini costruirono un’abbazia, che grazie alla posizione strategica, favorì nei secoli a seguire lo sviluppo del paese attorno ad essa.
Durante la seconda guerra mondiale Lettopalena fu letteralmente rasa al suolo e ricostruita nella pianura di Monteplanizio.
Cosa vedere
Ne borgo antico si possono visitare i ruderi della Chiesa di San Nicola di Bari risalente al XII secolo. Altra luogo di interesse è l’Abbazia di Santa Maria in Monteplanizio, costruita nel XVI secolo. All’interno dell’Abbazia è conservato il quadro “La Sacra Famiglia”, un’enorme pala d’altare realizzata da Oreste Recchione nel 1902.
Nei dintorni
– Trekking e picnic in Località Fonte della Noce a 1200 metri di altitudine, nel cuore del bosco Pizzi. Per info 0872918471.
Dove mangiare
Rifugio Fonte della Noce, tel. 3474816710.
Rocca San Giovanni
L’ultimo borgo che tocchiamo nel nostro itinerario ci porta verso la costa dei trabocchi, a Rocca San Giovanni, uno dei borghi più belli d’Italia. Dalle evidenti origini d’impronta medievale, il borgo viene fondato nel 1076 quale postazione difensiva della vicina Abbazia di San Giovanni in Venere dagli attacchi dei Normanni e dei Turchi.
Da vedere
Passeggiando tra i vicoli del centro storico si possono ammirare le antiche mura medievali, il castello e la chiesa del patrono San Matteo.
Nei dintorni
– La costa dei trabocchi, contraddistinta dai trabocchi (antiche macchine da pesca) e da piccole e candide spiagge ciottolose tra cespugli di ginestre e fazzoletti di terra coltivati a vigna e ulivo.
– L’Abbazia di San Giovanni in Venere.
– I luoghi di Gabriele D’Annunzio: Il promontorio dannunziano, belvedere dal panorama esclusivo, e alle spalle l’eremo.
– Zoo d’Abruzzo. Tel. 0872 618012.
Dove mangiare
– Agriturismo Rifugiomare, tel. 0872 608112.
– Agriturismo Za Culetta, tel. 0872620506.
– Hotel Cristina, tel. 0872700561.
– Trabocco Punta Cavalluccio, tel. 3385980985.
– Trabocco Punta Tufano, tel. 3334436831.
– Pizzeria Il Coccodrillo – Forno Zulli, tel. 0872 60282.
La spesa locale
– Cantina Frentana, su prenotazione si possono degustare i vini del territorio. Tel. 087260152.
– La Bottega del Trabocco, per le marmellate di agrumi della costa dei trabocchi. Tel. 3334436831.
[Crediti | Immagini: Sangro Aventino Turismo, Andrea Evangelista, Fabrizio Tiracchia, Valerio Politi]