Caposaldo storico del territorio costiero del Vastese, Monteodorisio ha ereditato nel medioevo la funzione di controllo svolta nell’antichità da Histonium, l’odierna Vasto.
Le prime testimonianze della Contea di Monteodorisio, che vantava ben 13 castelli, risalgono al 993 d.C. quando il feudo passò nelle mani di Oderisio, conte dei Marsi, dal quale prende il nome il paese.
Il centro storico con le sue mura, le torri di avvistamento e le porte di accesso al borgo, ricorda in ogni suo angolo le evidenti origini medievali.
La chiesa di San Giovanni Battista conserva del primitivo impianto trecentesco i muri di fondazione e la possente torre campanaria che, come in altri centri del Vastese, faceva parte del sistema difensivo del borgo fortificato.
La parte più alta della rocca è occupata dal maestoso e panoramico Castello. L’impianto originale, del XV secolo, aveva una pianta rettangolare e quattro torri angolari di forma circolare.
La struttura fu riconvertita a residenza signorile nel XVII e XIX secolo, quando diverse famiglie aristocratiche, tra le quali i d’Avalos, si alternarono nella proprietà.
Del castello restano visibili il corpo di fabbrica sul lato minore sud-est e i relativi tre torrioni angolari, congiunti da mura merlate.
Dalla torre ovest, quella che si è conservata meglio nel corso dei secoli, si può ammirare un panorama mozzafiato che va dalla Majella al Gran Sasso fino al mare e alle Isole Tremiti.
Oggi, l’interno del castello ospita il Museo per l’Arte e l’Archeologia del Vastese.
Ai margini dell’abitato, si incontra il Santuario della Madonna delle Grazie, costruito in seguito ad una serie di eventi miracolosi iniziati nel 1886, quando, durante i lavori di restauro della vecchia chiesa, zampillò una sorgente d’acqua dalle proprietà terapeutiche. Da allora, il luogo è diventato meta di pellegrinaggio.
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[Crediti: trignosinelloturismo.it]