Di Claudia Falcone
L’Abruzzo è contraddistinto da spaccati paesaggistici mozzafiato, unici e capaci di sorprendere qualsiasi osservatore. Una tale ricchezza non è sfuggita al mondo del cinema, da sempre affezionato alla nostra regione.
Nonostante l’assenza di una Film Commission collaudata, sono state molte le produzioni cinematografiche che nel corso degli anni hanno scelto gli scenari abruzzesi per ambientare pellicole divenute note al grande pubblico.
Negli anni Ottanta il “protagonista” indiscusso è stato il territorio aquilano. Si pensi a Rocca Calascio immortalata da capolavori internazionali del calibro di “Ladyhawke” di Richard Donner (1985) o “Il Nome della Rosa” di Jean- Jacques Annaud (1986), per non parlare del suggestivo scenario di Campo Imperatore, set prediletto per innumerevoli film.
Il Sangro Aventino, caratterizzato dai incantevoli borghi scolpiti nel tempo, dalla suggestiva e monumentale Maiella e dalla vicina costa dei trabocchi, è “entrato in scena” negli ultimi 15 anni.
Gli anni 2000 hanno saputo regalare lustro a questo incantevole lembo di terra catturato dalla macchina da presa in tutte le sue declinazioni.
A cominciare da Lanciano inserita nel 2004 tra le location del film “Le Bande”, pellicola drammatica presentata al Festival del Cinema di Venezia e ambientata in Puglia con diverse scene girate nella città frentana, tornata sul grande schermo insieme ad Ortona nel 2011 quando ha fatto da sfondo alla commedia horror “Una notte da paura” diretta da Claudio Fragasso e interpretata da volti noti come Francesco Pannofino, Naike Rivelli e Leonardo Manera.
Il 2012 ha reso protagonista, invece, il piccolo borgo di Palombaro: il paese, per l’occasione, è stato riportato agli anni ’50 per la realizzazione di “Lost in Italy”: “Tony è in un bar di Londra dove viene accoltellato. Al suo risveglio si ritrova nell’Italia degli anni ’50 e non sa cosa gli sia accaduto.”
Anche la costa dei trabocchi non è stata certo da meno: nel 2014 il film “Ambo“ ha permesso a tutta l’Italia di scoprire questo incredibile tratto di costa contraddistinto dai trabocchi, antiche macchine da pesca.
La commedia sentimentale diretta da Pierluigi Di Lallo con protagonisti Serena Autieri e Adriano Giannini è stata ambientata tra Atessa, Fossacesia, San Vito Chietino e Rocca San Giovanni.
Impossibile, infine, non citare il film che negli ultimi anni ha contribuito a rilanciare il paesaggio abruzzese in tutto il mondo: “ll racconto dei racconti – Tale of Tales” di Matteo Garrone, pellicola presentata al Festival del Cinema di Cannes nel 2015 con un considerevole cast internazionale e attori del calibro di Salma Hayek e Vincent Cassel.
Il film è composto da tre diversi episodi di cui uno ambientato a Roccascalegna, borgo contraddistinto dal celebre Castello.
La rocca, incastonata tra le montagne, ben si presta alle ambientazioni fantasy ed è stata utilizzata anche per le immagini promozionali del film.
Ma non è stata la prima volta per il Castello di Roccascalegna portato già sul grande schermo nel 1993 con il film “Sottovoce“di Claudio Pazienza: trasposizione della leggenda (legata allo ”Jus Primae Noctis) del Barone Corvo de Corvis che da sempre aleggia su questi torrioni.