Cronaca di una ricetta (annunciata), il bocconotto di Castel Frentano

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Bocconotto di Castel FrentanoAvevamo già parlato del bocconotto “castellino”, ricordate?
Una soffice pasta frolla a forma di tronco di cono rovesciato, farcita da un morbido ripieno di mandorle e cioccolato. Quello che mancava in quell’occasione era la ricetta, nota ai “fatti di cronaca” per essere gelosamente custodita da ogni famiglia di Castel Frentano. Ho avuto non poche difficoltà nel trovare chi si prestasse alla nobile causa, quella di illustrami la preparazione del tipico bocconotto.
L’occasione (finalmente!) si è presentata la settimana scorsa, quando la signora Nadia Giordano mi ha aperto le porte della sua cucina, e rivelato la ricetta ereditata da sua nonna.

La signora Nadia Giordano Ma andiamo con ordine, e prima di mettere le mani in pasta, rinfreschiamoci le idee sulle vicissitudini storiche del bocconotto, da sempre il simbolo di Castel Frentano.

Ricetta del bocconotto di Castel Frentano

Non ci sono fonti attendibili riguardo la sua origine, secondo la tradizione popolare il bocconotto nasce tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’‘800, quando in Europa si diffuse il cacao. Ovviamente ai tempi, il dolce era prerogativa ed esclusivo privilegio dei ceti più abbienti, e diverse ricette ottocentesche sono state rinvenute proprio presso le antiche abitazioni signorili del paese, tuttavia ad oggi non abbiamo alcuna informazione riguardo la provenienza del bocconotto. Sul fronte “etimologico”, si azzarda che il termine possa derivare dalla parola boccone, quasi ad indicare che in tempi passati questo dolce, più piccolo per dimensioni, si prestasse per essere mangiato in una sola volta, in un sol boccone appunto, ma anche questa è una supposizione. Invece sappiamo con certezza che la parola “bocconotto” viene menzionata per la prima volta nel Dizionario abruzzese del 1930 di Domenico Bielli, con la seguente dicitura: “buccunotte: pasticcino di forma rotonda con ripieno di miele, crema, cioccolata, panna montata o altro”.

Gli stampi che si usavano una volta per i bocconottiRealizzato con olio, farina, zucchero, mandorle, uova e cioccolata, “lu buccunotte”, opportunamente sistemato nel tipico stampo di rame stagnato, veniva un tempo cotto sulla pietra del focolare o nell’unico forno del paese, dove le signore si recavano con le teglie adagiate sulla testa, per cuocere quelli che erano considerati “i dolci della festa”.

Il libro di Nadia Giordano

La versione della signora Nadia è la riproduzione fedele della ricetta di sua nonna Annetta, classe 1907, storicamente conosciuta in paese come una cuoca provetta, eccelsa non solo nella preparazione dei bocconotti, ma anche in tantissime altre specialità locali che Nadia ha trasposto in un libro intitolato “Il Bocconotto, che passione!”, un vero e proprio ricettario di famiglia, reminiscenza personale e allo stesso tempo collettiva, un’autentica testimonianza dell’identità e del vissuto locale da riscoprire, condividere e tramandare. 

Uova

Ma veniamo alla ricetta. Gli stampi usati in questo caso, non sono quelli storici (con diametro di sei, sette centimentri ed altezza di due, tre centimentri) bensì formine appena più piccole e facilmente reperibili.

Ingredienti per circa 50 bocconotti
Per il ripieno
– ½ kg di cioccolato fondente
– ½ kg di zucchero
– 400 g di mandorle tostate e tritate
– 1 pizzico di cannella
– 10 tuorli d’uovo
– 1 litro e ½ di acqua

Ricetta del bocconotto

Per la pasta frolla
– ½ kg di zucchero
– 20 tuorli d’uovo
– 20 cucchiai d’olio evo
– 1 bicchierino di liquore dolce (Mandarinetto, in sostituzione potrete usare lo Strega)
– 1 kg e ½ di farina complessiva (di cui circa 800 gr. per fare l’impasto iniziale, mentre la restante sarà necessaria per lavorare la pasta sulla spianatoia).

Ripieno del bocconotto

Cominciate dal ripieno, in una pentola fate scaldare dell’acqua fino ad intiepidirla, aggiungete quindi il cioccolato fondente e lo zucchero portando ad ebollizione. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare, unite i tuorli delle uova e riportate di nuovo ad ebollizione. A questo punto aggiungete le mandorle precedentemente tostate e tritate, quindi fate bollire e amalgamare per bene il tutto. Il composto sarà pronto quando risulterà abbastanza denso, quindi spolverate con la cannella e mescolate. E’ consigliabile preparare il ripieno almeno il giorno prima.

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Per la pasta frolla, ponete i tuorli con lo zucchero in una capiente bacinella, sbattete il composto, quindi aggiungete l’olio, il mandarinetto e la farina, amalgamate per bene il tutto affinché l’impasto risulti omogeneo e sufficientemente morbido.

Ricetta del bocconottoRicetta del bocconottoRicetta del bocconottoRicetta del bocconotto

Gli stampi per il bocconottoRicetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

A questo punto, aiutandovi con il cucchiaio, versate un po’ di pasta sulla spianatoia, aggiungetevi della farina e lavorate l’impasto con le mani formando piccoli e sottili dischi di pasta soffice che andrete a stendere all’interno degli stampini precedentemente unti con lo strutto.

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

E’ importante far aderire bene la pasta, quindi aggiungete il ripieno di cioccolato e chiudete con un altro dischetto.

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Ricetta del bocconotto

Disponete le formine in una capiente teglia e mettete a cuocere in forno a 180° per 20-30 minuti o comunque finché i bocconotti non avranno un colorito leggermente ambrato.

Ricetta del bocconotto Ricetta del bocconottoRicetta del bocconotto Terminata la cottura, toglieteli subito dagli stampini e posizionateli a testa in giù lasciandoli asciugare e raffreddare, dopodiché darete una spolverata con lo zucchero a velo.  

Ricetta del bocconotto

Pronti per essere mangiati in un sol boccone!

[Crediti | Immagini: Carmelita Cianci]

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14 Responses to " Cronaca di una ricetta (annunciata), il bocconotto di Castel Frentano "

  1. pat ha detto:

    ho seguito la ricetta ma se non aggiungevo farina agli ingredienti del ripieno il composto non si sarebbe mai addensato poi, seguendo tutte le indicazioni, nemmeno con la frolla è andata bene perchè è venuta una pasta troppo dura, da tirare tipo sfoglia. Non è che per caso le uova occorre metterle intere e non solo i tuorli?!?!

  2. Mirella ha detto:

    Deliziosissimo dolce meraviglioso!
    Sapete dirmi se avete le ricette con il limone e la crema? Li adoroooooo!!!

  3. daniela ha detto:

    Ciao Nadia sei un mitooooooooooo……… vi assicuro che questa ricetta e buonissima veramente da provare buon lavoro

  4. Marco De Giuli ha detto:

    Sai dirmi dove e come posso acquistare il libro della Signor Angelucci “Il bocconotto che passione”? Grazie

  5. Complimenti, non vedo l’ora di assaggiarli!

  6. Teresa ha detto:

    A me sono venuti quasi perfetti e buonissimi!! Grazie!!

  7. Kira ha detto:

    le mandorle sono pelate o con pelle?

  8. Isolina Mariani ha detto:

    Ricetta ottima ma per esperti. A me sono venuti benissimo. Il ripieno necessita di ore di cottura ma ne vale la pena. La frolla è difficile da lavorare. Sicuramente non adatta a principianti e cuochi della domenica. Complimenti! Perchè non pubblicate altre ricetti tipiche? Grazie

  9. Vladimiro Ballone ha detto:

    Li faccio da 4-5 anni, e mi vengono benissimo; il problema è che con la dose di acqua di questa e di altre ricette, il ripieno non addensa se non con tantissimo tempo di cottura. In una ricetta ho trovato: prima far “sciroppare” acqua e zucchero e poi procedere con cioccolato, uova ecc. Domanda: ma non si potrebbe semplicemente mettere meno acqua, visto che poi si deve far “ritirare” il composto, straquocendo il cioccolato e soprattutto le uova? Io ho dovuto sempre usare un addensante (maizena). Grazie.

  10. ashok ha detto:

    Thanks For Sharing this amazing recipe. My family loved it. I will be sharing this recipe with my friends. Hope the will like it.

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