Fare trekking in Abruzzo viene spontaneo, il territorio florido, variegato, autentico e incontaminato si presta e si concede “naturalmente” al passo dell’esploratore pretenzioso e desideroso di scoperta. Tanti sono i volti di una regione unica nella sua conformazione: lì dove finisce il mare, emerge e comincia, con semplicità, la montagna, senza contrasti netti.
Abbiamo stilato 5 percorsi ideali a stretto contatto con la natura, ma anche con la tradizione e la cultura di questo lembo di Terra proteso verso il Mare che si chiama Terre dei Trabocchi.
1. Il Vallone di Santo Spirito: dalle Gole di San Martino a Bocca dei Valloni
Il sentiero si dirama nella Valle di Santo Spirito, nel Parco Nazionale della Majella, a Fara San Martino. Dal paese si sale verso il Monte Amaro, la vetta più alta del Massiccio della Majella. Il toponimo è legato alla presenza di un piccolo eremo sul fianco destro della valle, in prossimità del bivio Bocca dei valloni, costituito da una grotta, all’interno troviamo un altare in pietra calcarea. Il sentiero inizia dalle Gole di San Martino, una stretta fenditura rocciosa. Appena fuori la forra si incontra il monastero rupestre di San Martino in Valle, risalente al IX secolo d.C. L’itinerario inizia dal parcheggio antistante lo spettacolare Vallone di Fara San Martino, seguendo la segnaletica dell’Ente Parco “H1” si sale lungo il sentiero ghiaioso e subito dopo il monastero si incontra la falesia, per l’arrampicata sportiva della sezione locale CAI. Il percorso (circolare) ha una lunghezza di 3,6 km, le tempistiche si aggirano sulle 3 ore.
Per info: Centro Visite Parco Nazionale Majella. Tel. 0872/980970
2. Camminando con Maurizio Salvatore, Tufillo
Il sentiero dedicato a Maurizio Salvatore, membro del Club Alpino di Vasto scomparso prematuramente, si sviluppa in uno scenario panoramico unico, dalla Valle del fiume Trigno risale verso lo splendido borgo di Tufillo, circoscrivendo il versante sud-est del Monte Farano. I territori toccati dal sentiero sono compresi fra lo sperone roccioso di Caprafica e la dorsale argillosa del colle Amarena; l’itinerario (circolare) di 21 chilometri, si percorre in circa sei ore partendo dalla SS 650 Trignina, al Km. 58,600. Qui si imbocca il “Sentiero Maurizio Salvatore” segnalato dall’apposita cartellonistica.
Per info: CAI Vasto Tel. 347 4217181
3. L’anello della Grotta Sant’Angelo, Palombaro
Grotta Sant’Angelo, luogo di culto d’origine medievale ai margini del borgo di Palombaro, alle pendici della Majella, si erge a circa mille metri di quota in un contesto naturalistico di notevole suggestione. Si caratterizza per la cavità di roccia calcarea intarsiata dal tempo, al suo interno si possono ammirare i resti di un’antica Chiesa, in passato luogo di culto di San Michele Arcangelo. La Grotta, posta all’imbocco della stretta strada di accesso al Vallone di Palombaro e alla Montagna d’Ugni, è immersa in una florida e ricca vegetazione.
Il sentiero escursionistico si sviluppa all’interno del Parco Nazionale della Majella. Il punto di partenza dell’itinerario (circolare) è in Località Piano Massaro. Il tracciato ha una lunghezza di 3 km e si percorre in due ore.
Per info: Centro Visita Museo Naturalistico del Parco Nazionale Majella. Tel. 0872/980970
4. Trekking nella Riserva “Lecceta di Torino di Sangro”
Si tratta di un percorso che attraversa il selvaggio e spettacolare bosco litoraneo di Torino di Sangro, la “Lecceta”.
Il nome deriva della specie arborea dominante, il leccio. L’itinerario, tecnicamente impegnativo, offre la possibilità agli escursionisti più esperti e preparati, di attraversare tutta la Riserva, visitando le principali strutture turistico-ricettive dell’area, come il Centro Visite, l’ Area Faunistica, il Balcone del Sole, e il Giardino Mediterraneo. Nella parte meridionale del sentiero è possibile incontrare il capriolo e ascoltare il verso caratteristico del coloratissimo gruccione, che da maggio a settembre nidifica nei pressi della Lecceta.
La partenza è prevista dal Centro Visite della Riserva, da qui si prosegue attraversando l’Area pic-nic in direzione sud-ovest, seguendo la segnaletica “Percorso Escursionistico”. Il tracciato (circolare) è lungo 5,3 km, le tempistiche di percorrenza si aggirano sulle tre ore.
Per info: Coop. Terracoste Tel. 333.7971892
5. Un viaggio poetico tra natura e cultura nella Valle di Taranta Peligna
Si tratta di una delle valli più suggestive del versante orientale nel Parco Nazionale della Majella, la Valle di Taranta. Il percorso affascina, oltre che per elementi naturalistici, per le origini, le tradizioni del piccolo borgo di Taranta Peligna, anche perché proietta l’escursionista nel periodo della Seconda Guerra mondiale, quando i Partigiani del Gruppo Patrioti della Majella, liberarono i paesi oppressi affacciati sul fiume Aventino. Inoltre non manca il tocco letterario di Gabriele d’Annunzio che conclude l’itinerario: qui è infatti possibile visitare un complesso carsico a 1500 metri di quota nonché la Grotta turistica più alta d’Europa, le Grotte del Cavallone, che ispirarono la scenografia della tragedia pastorale “La Figlia di Iorio”, celebre opera del vate.
Il percorso è di tipo lineare, il tracciato parte dalla chiesetta della Madonna del Carmine, alcune centinaia di metri prima di entrare nel paese di Taranta Peligna. L’itinerario ha una lunghezza di 6 km e un tempo di percorrenza di quasi cinque ore.
Per info: Raffaele Madonna (Collegio Guide Alpine Abruzzo) Tel. 3391397870
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[Crediti: leterredeitrabocchi.it/outdoor| Immagini: Carmelita Cianci, abruzzofotografia, Marricc 80, altovastese.it]